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Giurisprudenza commentata |
Infortunio in itinere e calcolo del danno iatrogeno differenziale rispetto all'indennizzo INAIL
Cass. civ.,
Nel caso in cui alla vittima di un danno iatrogeno spetti un indennizzo dall'INAIL, il credito aquiliano residuo va determinato sottraendo dal risarcimento dovuto per danno iatrogeno solo l'eventuale eccedenza dell'indennizzo INAIL rispetto all'importo del c.d. danno-base (ossia il danno che comunque si sarebbe verificato anche in assenza dell'illecito).
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Assicurazione contro gli infortuni mortali: grava sull'assicurato l'onere della prova che l'evento letale sia stato cagionato da un infortunio
Cass. civ.,
Gli oneri probatori si distribuiscono diversamente a seconda dell'oggetto del contratto di assicurazione che, in quanto tale, contiene l'esatta delimitazione dei rischi assicurati. Pertanto, mentre, nelle assicurazioni sulla vita, al fine di ottenere il pagamento dell'assicuratore, il beneficiario soddisfa il suo debito probatorio provando, oltre all'esistenza del contratto, la morte dell'assicurato, e l'impresa assicuratrice, ove voglia liberarsi dal pagamento, deve provare, a sua volta, il fatto impeditivo (quale il suicidio), nelle assicurazioni sugli infortuni il beneficiario deve dimostrare non solo la morte dell'assicurato, ma altresì l'esistenza di tutti gli elementi che caratterizzano il fatto giuridico – infortunio inteso come fortuito – idoneo a far insorgere il diritto preteso.
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Rischio latente e personalizzazione del danno biologico del macroleso
Cass. civ.,
Il patire postumi che, per quanto stabilizzati, espongano per la loro gravità la vittima ad un maggior rischio di ingravescenza o morte ante tempus, costituisce per la vittima una vera e propria lesione della salute di cui, dunque, dovrà tenersi conto nella determinazione del grado percentuale di invalidità permanente e nella liquidazione del danno biologico....
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Responsabilità della banca negoziatrice per incasso fraudolento di assegno inviato a mezzo posta
Cass. civ.,
La responsabilità della banca negoziatrice per l'incasso fraudolento di un assegno intercettato da persona diversa dal destinatario assume natura contrattuale, sotto il profilo della responsabilità da contatto sociale. La responsabilità della banca non è oggettiva, essendo la stessa facoltizzata a provare di avere adempiuto la prestazione con la diligenza qualificata dell'operatore bancario, ex art. 1176, c. 2, c.c.. Quest'ultima norma impone alla banca presso cui l'assegno è presentato per l'incasso di non arrestare le sue verifiche alla apparenza dei documenti identificativi del presentatore, essendole richiesti ulteriori controlli sull'identità del presentatore conforme al beneficiario del titolo.
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Responsabilità professionale dell'avvocato e cause di medical malpractice
Cass. civ.,
“In tema di responsabilità professionale dell'avvocato, l'avvocato non è tenuto a risarcire il cliente nonostante la colpa professionale, quando la causa in tema di responsabilità medica non avrebbe avuto un probabile esito favorevole; il professionista resta invece obbligato al pagamento delle spese legali della Compagnia di assicurazioni evocata in giudizio in manleva”.
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L'assicurazione della responsabilità civile, l'obbligo di avviso del sinistro ed il suo inadempimento doloso
Cass. civ.,
Nell'assicurazione della responsabilità civile l'obbligo di avviso previsto dall'art. 1913 c.c. a carico dell'assicurato sorge a seguito della notifica della domanda giudiziale o della ricezione della richiesta di risarcimento del terzo danneggiato, consistente in una manifestazione di volontà di quest'ultimo, ancorché generica, di essere risarcito del danno subito.
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La divulgazione di informazioni eccedenti il criterio di minimizzazione dei dati comporta il risarcimento del danno
Cass. civ.,
Il trattamento dei dati personali nell'ambito di un esposto è lecito purché avvenga nel rispetto del criterio di minimizzazione nell'uso dei dati stessi. Dovranno quindi essere utilizzati solo i dati indispensabili, pertinenti e limitati a quanto necessario per il perseguimento delle finalità per cui sono raccolti e trattati.
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Compensatio lucri cum damno: lo scomputo dell'indennizzo ex l. n. 210/1992 dalle somme versate a titolo di risarcimento del danno da emotrasfusione
Cass. civ.,
La compensazione non può operare qualora l'indennizzo indicato dalla legge non sia stato corrisposto, ovvero non sia quanto meno determinato o determinabile nel suo preciso ammontare. Difatti l'astratta spettanza di una somma eventualmente suscettibile di essere compresa tra un minimo e un massimo, a seconda della patologia riconosciuta, non equivale alla sua corresponsione e non fornisce elementi per individuarne l'esatto ammontare.
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Gli oneri redazionali del ricorso per ATP in riferimento all'esposizione delle domande cui l'accertamento è preordinato
Trib. Treviso,
Nel procedimento per ATP è necessario che il ricorso contenga, seppure sommariamente, l'esposizione delle domande (o delle eccezioni) cui l'accertamento tecnico è preordinato, posto che devono essere chiari i rapporti tra l'acquisizione della prova tecnica e il successivo giudizio di merito.
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Fornitura di beni viziati, eccezione di inadempimento e quantificazione del danno patito dal compratore
Cass. civ.,
In tema di contratto di compravendita, l'azione di risarcimento dei danni proposta dall'acquirente, ex art. 1494 c.c., sul presupposto dell'inadempimento dovuto alla colpa del venditore, consistente nell'omissione della diligenza necessaria a scongiurare l'eventuale presenza di vizi della cosa, può estendersi a tutti i danni subiti dall'acquirente.
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