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Giurisprudenza commentata |
Guida in stato di ebbrezza e rivalsa dell'assicurazione
Cass. civ.,
In ipotesi di azione di rivalsa a norma dell'art. 18, comma 2, L. 990/1969 (ora art. 144, comma 2, D. Lgs. 209/2005), il termine di prescrizione è quello annuale previsto dall'art. 2952, comma 2, c.c. e decorre dal giorno in cui l'assicuratore abbia provveduto al pagamento dell'indennizzo a favore del terzo danneggiato.
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Fideiussione e foro del consumatore
Tribunale di Teramo
Deve considerarsi consumatore (con conseguente applicabilità della disciplina del codice del consumo) il fideiussore-persona fisica che abbia garantito il debito di una società al di fuori dell'attività professionale eventualmente svolta ed in assenza di un collegamento funzionale con la medesima società. Nel caso concreto il Tribunale, accertata la concreta natura di consumatore della garante, ha dichiarato la propria incompetenza e revocato il decreto ingiuntivo opposto.
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Obbligo vaccinale e conseguenze sul rapporto di lavoro in caso di rifiuto del lavoratore pre e post d.l. 44/2021
Trib. Modena,
In ambito sanitario o sociosanitario e per lavoratori adibiti ad attività con tale contenuto, un ingiustificato rifiuto a sottoporsi alla vaccinazione contro il virus Sars Cov-2 rende la prestazione (ove non sia possibile la ricollocazione altrimenti del lavoratore) inutile ed irricevibile da parte del datore di lavoro, senza necessità di accertamenti ulteriori...
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Onere della prova in tema di responsabilità medica da infezione da emotrasfusione
Cass. civ.,
Nella controversia tra il paziente che assuma di avere contratto un'infezione in conseguenza di un'emotrasfusione e la Struttura sanitaria ove quest'ultima venne eseguita, non è onere del primo allegare e provare che l'ospedale abbia tenuto una condotta negligente o imprudente nell'acquisizione e nella perfusione del plasma, ma è onere del secondo dimostrare di avere rispettato le norme giuridiche e le ‘leges artis' che presiedono alle suddette attività.
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CTU: come si liquida il compenso in caso di unicità dell'accertamento?
Cass. civ.
L'unicità dell'accertamento richiesto al consulente tecnico d'ufficio, anche se implicante lo svolgimento di attività peritali interdipendenti tra loro, comporta la liquidazione unitaria del compenso allo stesso spettante (principio affermato dalla S.C. in relazione alla liquidazione del compenso riguardante la predisposizione di un piano millesimale di un condominio che implicava lo svolgimento di attività tra loro connesse).
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Pregiudizio estetico: riconoscimento e quantificazione
Trib. Lucca,
In tema di risarcimento al danneggiato nel sinistro stradale si ritiene di poter operare un aumento della quantificazione del danno non patrimoniale per personalizzazione a causa della particolare lunghezza del decorso clinico tanto in ragione del particolare pregiudizio estetico in una giovane donna dopo la tardiva consolidazione della frattura della gamba sinistra e il persistere della sofferenza cutanea, tanto in considerazione del verosimile maggiore impatto in termini di sofferenza psicologica dell’evento in un soggetto già affetta da problematiche di salute.
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Intercettazioni inutilizzabili senza i verbali delle operazioni compiute
Cass. pen.,
Se mancano i verbali delle conversazioni, le intercettazioni non sono utilizzabili. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 8045 depositata il 1° marzo, accogliendo il ricorso di un imputato in un processo per droga. Secondo il ricorrente infatti posto che era risultato illeggibile il supporto che avrebbe dovuto contenere la riproduzione delle conversazioni intercettate, il difensore aveva eccepito l'inutilizzabilità delle richieste di autorizzazione delle operazioni di intercettazioni telefoniche, acquisite dal Tribunale, "in quanto mancavano le registrazioni e i verbali delle operazioni compiute e i c.d. brogliacci".
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Non è possibile liquidare sia il danno da perdita del rapporto parentale che il danno esistenziale
Cass. civ.,
Ove al prossimo congiunto di persona deceduta in conseguenza del fatto illecito di un terzo venissero liquidati sia il danno da perdita del rapporto parentale che il danno esistenziale, si incorrerebbe in una duplicazione di danno non patrimoniale in quanto il primo già comprende lo sconvolgimento dell'esistenza, che ne costituisce una componente intrinseca.
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Assicurazione vita a favore di terzo, contratto a favore di terzo e patti successori: distinguo chiarificatori
Cass. civ.,
Al contratto di assicurazione sulla vita si applica l'art. 1412, c. 2, c.c., disposizione relativa al contratto a favore di terzo secondo cui, dopo la morte dello stipulante, la prestazione deve essere eseguita a favore degli eredi del terzo se questi premuore allo stipulante, purché il beneficio non sia stato revocato o lo stipulante non abbia disposto diversamente.
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Il danno parentale tra vincolo affettivo e sconvolgimento delle abitudini di vita
Trib. Udine,
In tema di danno da perdita del rapporto parentale, l’assenza di un effettivo vincolo affettivo tra padre e figlio non consente di individuare lo sconvolgimento delle abitudini di chi sopravvive in dipendenza del vuoto lasciato da chi scompare, non potendo, per tale ragione, ritenersi sussistente alcun danno risarcibile.
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