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News |
“Indicazioni operative per la CTU su famiglie e minori”; genesi ed illustrazione di recente documento istituzionale interdisciplinare
Consulenza tecnica d'ufficioMolti sono stati i temi toccati ed inquadrati dal protocollo denominato “Indicazioni operative per la CTU su famiglie e minori” al fine di conciliare ed armonizzare gli aspetti procedurali e scientifico-metodologici dei vari protagonisti (psicologi, psichiatri, medici legali) siano essi CTU, ma anche CTP, così da ottenere una assonanza ed uniformità di condotta trasparente senza comunque ledere o limitare in alcun modo la autonomia professionale di ognuno.
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Pagamento tardivo del rateo di premio: indennizzabile il sinistro avvenuto durante la sospensione del contratto?
Cass. civ.,
La Cassazione sulla rilevabilità d’ufficio dell'eccezione di sospensione della copertura assicurativa e gli effetti dell'accettazione senza riserve del pagamento tardivo della rata di premio.
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La ratio dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario
Cons. Stato,
La ratio dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario consiste nella prevalenza accordata alla tutela della salute pubblica e degli utenti della sanità pubblica e privata.
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I poteri del CTU chiariti dalle Sezioni Unite
Cass. sez. un.,
Le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 3086 del 1° febbraio 2022, prendendo spunto da una fattispecie di natura bancaria, tracciano il perimetro dei poteri del consulente tecnico d’ufficio, anche in relazione ai termini preclusivi delle attività processuali delle parti.
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La Cassazione si esprime sul danno da mancata trascrizione della domanda giudiziale
Cass. civ.,
In caso di omessa trascrizione, da parte del difensore dell’attore, della domanda giudiziale ex art. 2901 c.c., ai fini della verifica dell’esistenza di un danno risarcibile (consistente nell’impossibilità di opporre gli effetti della sentenza al terzo che, in corso di causa, abbiamo acquistato un cespite del compendio oggetto dell’esperita azione revocatoria), l’esistenza di un’iscrizione ipotecaria su quello stesso bene non è, di per sé, ostativa alla possibilità di riconoscere l’esistenza di detto danno, occorrendo, invece, una verifica che investa le vicende relative al credito garantito da ipoteca.
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Danno cagionato da cose in custodia e condotta imprudente della vittima
Cass. civ.,
«Una volta accertata una condotta negligente, distratta, imperita, imprudente, della vittima del danno da cose in custodia, ciò non basta di per sé ad escludere la responsabilità del custode (…)».
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Concorso colposo del danneggiato e principio di corresponsabilità con il Comune
Cass. civ.,
Nel caso di un ciclista che riporta delle lesioni cadendo in una buca fuori dalla pista ciclabile, non è corretto attribuire al solo danneggiato la responsabilità dell'incidente senza valutare se le condizioni dei luoghi sia stati tali che l'imprudenza dell'infortunato abbia semplicemente concorso a cagionare il danno, senza assurgere tuttavia a causa esclusiva dello stesso.
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Cade dalla scala comune a causa di un gradino rotto: condannato il Condominio
Trib. La Spezia,
Il Condominio risponde in qualità di custode delle parti comuni dell'edificio, ex art. 2051 c.c., dei danni sofferti dal terzo a causa della rottura del gradino condominiale se, pur sapendo del pericolo, l'amministratore non si è adoperato per tempo per mettere in sicurezza lo stato dei luoghi con gli opportuni interventi.
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Il danno da occupazione abusiva può essere considerato in re ipsa? La parola alle Sezioni Unite
Cass. civ., sez. III, ord. interlocutoria, 17 gennaio 2022, n. 1162
Deve essere rimessa al Primo presidente, affinché valuti l’opportunità di rimetterla alle Sezioni Unite, la questione se il danno da occupazione abusiva può essere considerato in re ipsa o deve essere dimostrato senza l’applicazione di alcun automatismo.
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La proroga del blocco delle esecuzioni contro gli enti del SSN è incostituzionale. I danneggiati possono nuovamente intraprendere le azioni esecutive
Corte Cost. 7 dicembre 2021 n. 236
La Consulta ha ritenuto fondate le questioni sollevate dai rimettenti in riferimento agli artt. 24 e 111 Cost., limitatamente alla proroga, dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021, del divieto di azioni esecutive contro enti del SSN (di cui all’art. 3, c. 8, d.l. n. 183/2020, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 21/2021).
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