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Videosorveglianza: pubblicate le faq del garante della privacy
Danno da lesione degli altri diritti costituzionalmente garantitiPer installare un impianto di videosorveglianza non è necessaria un’autorizzazione da parte del Garante, ma il titolare deve sempre effettuare una valutazione sulla liceità e sulla proporzionalità del trattamento, stabilendo anche se sia necessaria o meno una valutazione d’impatto. È sempre necessario, comunque, esporre un cartello per assolvere l’obbligo di informazione con informativa estesa e completa, da compilare a cura di chi effettua le videoriprese.
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Invalidità civile al 50% e lesione della capacità lavorativa al 7%: se il giudice si affida alla valutazione del CTU deve motivarlo
Cass. civ.
Una motivazione che in un compendio probatorio plurale si affidi unicamente alla CTU, nella sua apoditticità, è del tutto incapace di costituire il fulcro motivo di qualsivoglia sentenza, estrinseca si in argomentazioni non idonee a rivelare la ratio decidendi del giudice, né a lasciar trasparire il percorso argomentativo da questi seguito.
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Invalido dopo l’incidente: servono prove per il risarcimento del danno futuro alla capacità lavorativa
Cass. civ.
Respinta la richiesta avanzata da un motociclista, rimasto invalido dopo un incidente stradale. Esclusa, innanzitutto, la personalizzazione del danno. Centrale poi soprattutto la negazione del danno da perdita di chance, poiché, osservano i Giudici, non vi sono prove su cosa egli avrebbe fatto in futuro, né di come l’invalidità possa avere incidenza sulla sua capacità di lavoro.
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Prorogate al 31 gennaio 2021 le misure di accesso ai servizi in Cassazione
Corte di cassazione, provvedimento 26 novembre 2020, n. 2906.pdf
Con provvedimento n. 2906/20 del 26 novembre, il Primo Presidente della Corte di cassazione ha disposto la proroga, fino al 31 gennaio 2021, delle misure volte a regolamentare l’accesso ai servizi presso la Corte, adottate in relazione all’emergenza sanitaria da COVID-19.
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Vittima di violenza sessuale: Italia condannata a risarcire i danni
Cass. civ.
Condannata la Presidenza del Consiglio dei ministri per responsabilità civile, per i danni causati ai privati, in conseguenza della mancata attuazione degli obblighi previsti dalla direttiva 2004/80/CE relativa all’indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti.
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Esame medico (sbagliato) in Germania, ma decesso in Italia: la giurisdizione è del giudice tedesco
Cass. civ.
La richiesta di risarcimento danni per presunta omessa diagnosi presuppone un’ipotesi di responsabilità contrattuale. In tal caso, ai fini dell’individuazione della normativa applicabile, ove la legge che regola il contratto non sia stata scelta, lo stesso è regolato dalla legge del Paese col quale presenta il collegamento più stretto; di regola il collegamento più stretto si presume essere col Paese in cui la parte che deve fornire la prestazione caratteristica ha al momento della conclusione del contratto la propria residenza abituale e, se si tratta di società, associazione o persona giuridica, la propria amministrazione centrale.
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Veicolo danneggiante senza assicurazione: a chi spetta la prova?
Cass. civ.
Grava sul danneggiato l’onere di dimostrare che la vettura danneggiante è priva di copertura assicurativa: in difetto, non può essere chiamato a rispondere dei danni il Fondo di garanzia per le vittime della strada.
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Class action europea: approvata la Direttiva per la tutela dei consumatori da danni collettivi
Azione di classeIl Parlamento europeo ha approvato in via definitiva una nuova Direttiva che consentirà a gruppi di consumatori dell’Unione di intraprendere azioni collettive, introducendo un modello armonizzato di azione rappresentativa.
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Responsabilità civile magistrati: le Sezioni Unite sul dies a quo per la proposizione dell’azione
Cass. civ.
La domanda di risarcimento per il danno attribuito a provvedimento della Corte di Cassazione che abbia deciso la causa nel merito deve essere proposta a pena di decadenza nel termine di tre anni (due anni in base alla disposizione applicabile ratione temporis) decorrenti dalla pubblicazione del provvedimento sull’istanza di revocazione ai sensi dell’art. 391-bis c.p.c., anche se dichiarata inammissibile per estraneità al parametro legale dell’errore di fatto, ovvero, se il rimedio della revocazione non sia stato esperito, dal provvedimento asseritamente fonte del danno, salvo in quest’ultimo caso la valutazione da parte del giudice dell’azione di responsabilità civile della ricorrenza dei presupposti per proporre la domanda di revocazione e, in caso positivo, la dichiarazione di inammissibilità della domanda per mancato esperimento del rimedio di cui all’art. 391-bis c.p.c..
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Riconosciuta la Consensus Conference “Valutazione del danno biologico nella persona anziana” come buona pratica clinico-assistenziale
Consensus-Conference-CNEC-ISS-SIMLA
Consensus-Conference-CNEC-ISS-SIMLA.pdf
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha riconosciuto la Consensus Conference “Valutazione del danno biologico nella persona anziana” come buona pratica clinico-assistenziale. SIMLA, quale Società Scientifica riconosciuta dal Ministero della salute, ha fatto pervenire al CNEC (Centro Nazionale per l’Eccellenza Clinica, la Qualità e la Sicurezza delle Cure) il documento di cui era promotrice insieme a FAMLI, alla Consulta Nazionale dei Giovani Medici Legali Universitari e dal Centro di studio e ricerca sull’invecchiamento del DIMEC dell’Università di Bologna, che è stato accettato e inserito nel sito del SNLG (Sistema Nazionale Linee Guida) dell’ISS.
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