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News |
Anche i figli maschi possono accudire i genitori anziani: no all’ampliamento del risarcimento al padre per la morte dell’unica figlia
Cass. civ.
Respinta la richiesta avanzata dall’uomo e poggiata sul legame con la figlia e sul fatto che ella era destinata a fungere da sostegno al padre quando quest’ultimo sarebbe diventato vecchio. Confermata la decisione d’appello, che ha riconosciuto il risarcimento in favore dei genitori e dei fratelli della ragazzina morta a seguito di un incidente stradale.
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La ricostruzione del nesso causale e la regola "del più probabile che non"
Cass. civ.
In tema di accertamento del nesso causale il regime probatorio vigente in materia civile postula l'applicazione del principio del «più probabile che non» (altrimenti detto della «preponderanza dell'evidenza»), secondo il quale è possibile pervenire alla conclusione della riferibilità causale dell'evento all'ipotetico responsabile solo se esso sia più probabilmente (che non) conseguenza della condotta di costui e la cui concreta operatività risulta dall'applicazione della regola della c.d. probabilità logica (o baconiana).
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Si suicida mentre è ricoverato in ospedale: la richiesta risarcitoria dei congiunti per la perdita del rapporto parentale ha natura extracontrattuale
Cass. civ.
Solo il rapporto tra una gestante e la struttura si atteggia come contratto con effetti protettivi a favore di terzo, laddove il terzo è il neonato. Al di fuori di queste ipotesi tale figura non ha ragione d'essere.
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Veicolo non assicurato: l’assicurazione del vettore che ha risarcito il terzo trasportato può rivalersi sul FGVS
Cass. civ.
In caso di sinistro stradale nel quale sia coinvolto un veicolo privo di copertura assicurativa, l’assicuratrice del vettore che abbia trasportato il terzo danneggiato ha la possibilità di rivalersi nei confronti dell’impresa designata dal FGVS ai sensi dell’art. 141, comma 4, c.d.a.
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Danni a “decorso occulto” (da emotrasfusione): da quando decorre la prescrizione?
Danno da emotrasfusione ed emoderivatiL’accertamento del momento in cui ad un paziente viene resa nota l'esistenza della sua malattia, da solo, non è sufficiente per desumerne che a partire da quel momento il paziente sia anche consapevole della causa della malattia. Pertanto, in mancanza di ulteriori elementi, l'exordium praescriptionis del diritto al risarcimento del danno consistito nella contrazione di una malattia infettiva, causata da un fatto illecito, non può farsi decorrere dal momento della sola comunicazione al paziente dell'esistenza della malattia.
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Il consumatore è sempre la “parte debole”?
Cass. civ.
Il c.d. dogma consumeristico vuole il consumatore in una situazione di presunzione assoluta di debolezza, sempre e comunque meritevole di protezione. Nel settore turistico, tuttavia, agli obblighi informativi che l’organizzatore deve obbligatoriamente dare in forma scritta tramite apposito opuscolo, concorre il principio di autoresponsabilità del consumatore circa la lettura e l’utilizzo dello stesso.
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Superficie non adeguata all’altezza del gioco per bambini: caduta addebitabile al Comune
Cass. civ.
Confermata la responsabilità dell’ente locale per la disavventura vissuta da un minore all’interno di un parco giochi. Riconosciuto il risarcimento in favore del genitore del bambino e quantificato in oltre 11mila euro.
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Il Tribunale di Milano sulla liquidazione del danno definito da premorienza
Trib. Milano, sez.XI civ., 26 giugno 2020.pdf
Nell’ambito di un giudizio avente ad oggetto la richiesta di risarcimento danni subiti in seguito ad un sinistro stradale, il Tribunale di Milano si è pronunciato in tema di liquidazione del danno definito da premorienza, ripercorrendo i criteri orientativi indicati dalle Tabelle milanesi nell’edizione del 2018.
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Errata segnalazione alla centrale rischi e lesione del credito commerciale
Cass. civ.
In caso di errata segnalazione alla centrale rischi della Banca d’Italia, l’accertamento del danno causato dalla lesione del credito commerciale esige l’accertamento sia del nesso causale tra la condotta illecita e la contrazione dei finanziamenti o la perduta possibilità di accesso al credito sia del nesso causale tra la contrazione dei finanziamenti e il peggioramento dell’andamento economico del soggetto danneggiato. Per l’accertamento del secondo nesso è decisivo l’esame circa le pregresse condizioni economiche e patrimoniali della società che assume di essere stata danneggiata e deve quindi ritenersi viziata per omesso esame di un fatto decisivo la sentenza che non abbia preso in esame tale fatto materiale.
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Pedone investito: il solo esame obiettivo non basta per negare il risarcimento per i postumi permanenti
Cass. civ.
In tema di risarcimento del danno al pedone investito, il ristoro per i postumi permanenti non può essere negato sulla sola base delle risultanze dell’esame obiettivo.
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